Vi porto in ambulatorio con me.
Molti di voi arrivano sofferenti, chi da poco tempo, chi da una vita. C’è chi non ce la fa più o chi è quasi guarito ma vuole un consiglio per non ricaderci.
C’è chi ha tante domande da farmi, tanti documenti da sottopormi. Chi arriva a mani vuote o chi ha controllato i sintomi su Google.
C’è chi arriva arrabbiato, perché di medici ne ha visti già tanti. Chi è speranzoso e chi è affranto.
Ad ognuno di voi premetto una cosa. La medicina talvolta non è una scienza esatta, ma si prodiga per la vostra salute in modo universale.
A noi Oculisti il compito di “tirare le fila” di situazioni complesse, sfruttando le nostre capacità diagnostiche e le potenzialità della disciplina che applichiamo. E’ la nostra missione e ciò che più ci appaga.
Ad ognuno di voi, poi, prometto anche altro.
Ascolto: sono di fronte a voi per questo.
Trasparenza: un linguaggio chiaro. Voglio che usciate dal mio studio avendo capito cosa c’è che non va.
Disponibilità: sono al vostro fianco, anche quando la visita è finita.
Aggiornamento: la mia professionalità è al vostro servizio. Protocolli scientifici aggiornati e strumenti di ultima generazione sono le risorse che metto in campo. Da qui la possibilità di integrare nella stessa seduta visita, esame diagnostico e terapia. Senza farvi perdere tempo né denaro.

Amo il mio lavoro.
Può sembrare banale ma in un momento di grande cambiamento per la branca scientifica alla quale dedico la mia vita non è scontato!
La medicina di oggi si affaccia infatti a nuovi problemi e nuove sfide.
Problemi di ordine assistenziale: una popolazione che invecchia e manifesta le sue necessità, le patologie che deviano sul cronico, pandemie che ci ricordano la fragilità della specie umana, un sistema sanitario che arranca nell’assicurare un adeguato accesso alle cure.
Problemi di ordine sociale: una società spesso chiusa nell’individualismo, nel mondo digitale dove anche noi professionisti siamo costretti ad addentrarci per raggiungere una adeguata platea. Il passaparola che lascia il posto alle recensioni, la mano sulla spalla che lascia spazio al dito puntato, in entrambe le direzioni.
Problemi di carattere legale: la perdita di fiducia verso una classe lavorativa, talvolta deturpata da tristi eredità dal passato, dal baronaggio e da scheletri nell’armadio. Ma dall’altra parte anche tanta cattiveria e invidia sociale.
Eppure io amo il mio lavoro.
Ho studiato per diventare un bravo medico, per curare le persone e continuo a farlo nei numerosi eventi scientifici, congressi e webinar a cui partecipo. Ho studiato sui libri ma anche negli occhi delle persone, ho imparato dai corsi ma anche da ogni stretta di mano, perché c’è una parte del mio lavoro che non si apprende nelle aule universitarie, ma solo sul campo.
Il medico è un vostro alleato e la nuova classe medica è pronta a cogliere la sfida: riconquistare la fiducia del paziente, tornare ad essere “una squadra”.
Aggiornamento scientifico, serietà ed empatia sono la boccata di ossigeno che può generare il cambiamento.
Ai colleghi chiedo di attenersi a questo: ritorniamo ad essere la figura di riferimento che abbiamo sempre rappresentato.
Ai pazienti chiedo ancor più: un profondo atto di fiducia e di rispetto, il primo mattone verso un solido e sincero rapporto di collaborazione e presa in carico. Ad maiora.

Laureato con Lode presso l’Università degli Studi di Brescia, dove durante il periodo di studi ha frequentato come studente interno l’U.O di Oculistica dedicandosi all’attività clinica e di ricerca nel campo del Glaucoma, della retina medica ed in particolare alla diagnosi e cura delle maculopatie e della retinopatia diabetica; impegnandosi in relazione a tali tematiche anche nello sviluppo di un innovativo oftalmoscopio da smartphone e di progetti di telemedicina.

Iscritto all’Ordine dei Medici ed Odontoiatri della Provincia di Brescia con numero 09372

Si è specializzato in Oftalmologia con lode presso l’Università degli studi di Milano frequentando le U.O di Oculistica dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e dell’Ospedale San Paolo di Milano, occupandosi principalmente di cura e studio del Glaucoma, delle patologie della Cornea e della superficie oculare con particolare attenzione alla malattia da occhio secco.

Nel 2019 ha ottenuto presso l’ETC – ESASO Training Centre di Lugano il certificato EVR1 – ESASO VITREO RETINAL 1 che certifica le competenze teorico-pratiche nel campo della chirurgia vitreo-retinca.

Dal 2021 Lavora come dirigente medico a tempo indeterminato presso l’U.O di Oculistica dell’Ospadale Papa Giovanni XXIII di Bergamo occupandosi prevalentemente di Glaucoma, Patologie Corneali, retina medica, chirurgia della cataratta e della retina.

Dal 2021 collabora con il Centro Oculistico Bresciano  dove ha affinato e praticale le più moderne e innovative metodiche di chirurgia Refrattiva come PRK, femto-LASIK, SMILE , impianto di ICL e chirurgia della cataratta con IOL premium ( EDOF , toriche e multifocali)

E’ membro delle seguenti società scientifiche : SOI ( società oftalmologia italiana),

S.I.GLA ( società italiana glaucoma ), S.I.TRA.C ( società italiana trapianti di cornea e superficie oculare ), SOL ( società oftalmologia lombarda ) , A.I.M.O ( associazione italiana medici oculisti )

E’ stato sub investigator per numerosi studi clinici relativi alla terapia del glaucoma, delle maculopatie e delle patologie della superficie oculare

E’ autore di pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali.

Dott. Daniele Marchina

Laureato con Lode presso l’Università degli Studi di Brescia, dove durante il periodo di studi ha frequentato come studente interno l’U.O di Oculistica dedicandosi all’attività clinica e di ricerca nel campo del Glaucoma, della retina medica ed in particolare alla diagnosi e cura delle maculopatie e della retinopatia diabetica; impegnandosi in relazione a tali tematiche anche nello sviluppo di un innovativo oftalmoscopio da smartphone e di progetti di telemedicina.

Iscritto all’Ordine dei Medici ed Odontoiatri della Provincia di Brescia con numero 09372

Si è specializzato in Oftalmologia con lode presso l’Università degli studi di Milano frequentando le U.O di Oculistica dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e dell’Ospedale San Paolo di Milano, occupandosi principalmente di cura e studio del Glaucoma, delle patologie della Cornea e della superficie oculare con particolare attenzione alla malattia da occhio secco.

Nel 2019 ha ottenuto presso l’ETC – ESASO Training Centre di Lugano il certificato EVR1 – ESASO VITREO RETINAL 1 che certifica le competenze teorico-pratiche nel campo della chirurgia vitreo-retinca.

Dal 2021 Lavora come dirigente medico a tempo indeterminato presso l’U.O di Oculistica dell’Ospadale Papa Giovanni XXIII di Bergamo occupandosi prevalentemente di Glaucoma, Patologie Corneali, retina medica, chirurgia della cataratta e della retina.

Dal 2021 collabora con il Centro Oculistico Bresciano  dove ha affinato e praticale le più moderne e innovative metodiche di chirurgia Refrattiva come PRK, femto-LASIK, SMILE , impianto di ICL e chirurgia della cataratta con IOL premium ( EDOF , toriche e multifocali)

E’ membro delle seguenti società scientifiche : SOI ( società oftalmologia italiana),

S.I.GLA ( società italiana glaucoma ), S.I.TRA.C ( società italiana trapianti di cornea e superficie oculare ), SOL ( società oftalmologia lombarda ) , A.I.M.O ( associazione italiana medici oculisti )

E’ stato sub investigator per numerosi studi clinici relativi alla terapia del glaucoma, delle maculopatie e delle patologie della superficie oculare

E’ autore di pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali.

La mia visita

Vi porto in ambulatorio con me.
Molti di voi arrivano sofferenti, chi da poco tempo, chi da una vita. C’è chi non ce la fa più o chi è quasi guarito ma vuole un consiglio per non ricaderci.
C’è chi ha tante domande da farmi, tanti documenti da sottopormi. Chi arriva a mani vuote o chi ha controllato i sintomi su Google.
C’è chi arriva arrabbiato, perché di medici ne ha visti già tanti. Chi è speranzoso e chi è affranto.
Ad ognuno di voi premetto una cosa. La medicina talvolta non è una scienza esatta, ma si prodiga per la vostra salute in modo universale.
A noi Oculisti il compito di “tirare le fila” di situazioni complesse, sfruttando le nostre capacità diagnostiche e le potenzialità della disciplina che applichiamo. E’ la nostra missione e ciò che più ci appaga.
Ad ognuno di voi, poi, prometto anche altro.
Ascolto: sono di fronte a voi per questo.
Trasparenza: un linguaggio chiaro. Voglio che usciate dal mio studio avendo capito cosa c’è che non va.
Disponibilità: sono al vostro fianco, anche quando la visita è finita.
Aggiornamento: la mia professionalità è al vostro servizio. Protocolli scientifici aggiornati e strumenti di ultima generazione sono le risorse che metto in campo. Da qui la possibilità di integrare nella stessa seduta visita, esame diagnostico e terapia. Senza farvi perdere tempo né denaro.

La mia filosofia

Amo il mio lavoro.
Può sembrare banale ma in un momento di grande cambiamento per la branca scientifica alla quale dedico la mia vita non è scontato!
La medicina di oggi si affaccia infatti a nuovi problemi e nuove sfide.
Problemi di ordine assistenziale: una popolazione che invecchia e manifesta le sue necessità, le patologie che deviano sul cronico, pandemie che ci ricordano la fragilità della specie umana, un sistema sanitario che arranca nell’assicurare un adeguato accesso alle cure.
Problemi di ordine sociale: una società spesso chiusa nell’individualismo, nel mondo digitale dove anche noi professionisti siamo costretti ad addentrarci per raggiungere una adeguata platea. Il passaparola che lascia il posto alle recensioni, la mano sulla spalla che lascia spazio al dito puntato, in entrambe le direzioni.
Problemi di carattere legale: la perdita di fiducia verso una classe lavorativa, talvolta deturpata da tristi eredità dal passato, dal baronaggio e da scheletri nell’armadio. Ma dall’altra parte anche tanta cattiveria e invidia sociale.
Eppure io amo il mio lavoro.
Ho studiato per diventare un bravo medico, per curare le persone e continuo a farlo nei numerosi eventi scientifici, congressi e webinar a cui partecipo. Ho studiato sui libri ma anche negli occhi delle persone, ho imparato dai corsi ma anche da ogni stretta di mano, perché c’è una parte del mio lavoro che non si apprende nelle aule universitarie, ma solo sul campo.
Il medico è un vostro alleato e la nuova classe medica è pronta a cogliere la sfida: riconquistare la fiducia del paziente, tornare ad essere “una squadra”.
Aggiornamento scientifico, serietà ed empatia sono la boccata di ossigeno che può generare il cambiamento.
Ai colleghi chiedo di attenersi a questo: ritorniamo ad essere la figura di riferimento che abbiamo sempre rappresentato.
Ai pazienti chiedo ancor più: un profondo atto di fiducia e di rispetto, il primo mattone verso un solido e sincero rapporto di collaborazione e presa in carico. Ad maiora